Articoli di Giovanni Papini

1955


Responsabilità di un'elezione
Pubblicato in: La Fiera letteraria, anno X, fasc. 29, p. 3
Data: 17 luglio 1955


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   Accompagnata dalla dolorosità dell'esilio perpetuo e dalle tentazioni della sensualità mediterranea, la poesia di Salvatore Quasimodo scava i suoi camminamenti paralleli nella macignosa corteccia della realtà terrestre e nell'argilla edenica della memoria umana. Quasimodo accetta quasi tutte le responsabilità della sua elezione poetica e sa che tra i compiti della poesia v'è quello di offrire una voce articolata ai gemiti indistinti del martirio quotidiano e quello di ristabilire un legame sopportabile tra le speranze della sorgente e le disperazioni della foce.
   La teoria delle corrispondenze tra il mondo fisico e quello spirituale, quale fu dimostrata dal genio Swedemborg, trova le più impensate conferme nella poesia di Quasimodo.
   Il poeta di Siracusa è un greco antico che porta sotto l'abito più di un frammento del cilicio medievale. Ed è forse per questo che le sue filogranate versioni dei lirici e dei tragici antichi sono riuscite a far riscoprire il segreto accento della poesia greca.


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